Il progetto V.I.S.T.A. (Vetrina informatica per sistemi di trasparenza nell’agroalimentare) si basa sull’impronta del cibo (food-print), la sua costruzione e la sua caratterizzazione, perché tutte le fasi di gestione delle produzioni agricole vengono messe in chiaro e conosciute.
La tracciabilità del prodotto: sapere cosa mangio e come è stato coltivato.
V.I.S.T.A. è un progetto di trasferimento dell’innovazione che nasce dall’esperienza, dal confronto con le aziende agroalimentari del territorio umbro che affrontano il mercato diretto e ultimamente anche dalle aziende del mercato all’ingrosso. Le richieste dei consumatori rispetto al cibo sono radicalmente cambiate negli ultimi anni.
Il cibo ha assunto funzioni etiche, del cibo le persone hanno paura o insicurezza, si hanno comportamenti ambientali e sociali, insomma non sono solo calorie. Anche il formulario della Commissione sulla nuova PAC oltre 2020 ha posto tali questioni. È indubbio che lo sviluppo del progetto di tale innovazione è fondamentale per il sistema agroalimentare umbro e più in generale italiano poiché si passa dal concetto di qualità, determinato dalle DOP e le IGP, al sistema dell’impronta del cibo.
L’impronta del Cibo è basata sullo sviluppo e trasferimento dell’innovazione sulle metodiche di monitoraggio delle migliori pratiche per realizzare un’impronta del cibo sostenibile con l’ausilio anche dell’Agricoltura di Precisione.
L’impronta del cibo si sostanzia in questi paradigmi: consumo di acqua, uso e gestione dei fertilizzanti, uso dei pesticidi e relativi residui, paesaggio e biodiversità e comportamenti di responsabilità sociale.
Per caratterizzare questo processo innovativo occorre definire, testare ed implementare un modulo per ogni comportamento produttivo su situazioni aziendali differenti sia per siti stazionali che per organizzazione aziendale nonché per metodi produttivi.
L’impronta del cibo ha carattere aziendale e caratterizza il cibo prodotto dalle singole aziende, rappresenta quindi il bilancio dei comportamenti dell’impresa “stampato” in tempo reale sul prodotto.
Il progetto è rivolto direttamente al consumatore finale il quale, senza intermediazioni, potrà:
- assistere a tutte le fasi di coltivazione;
- monitorare il prodotto avendo a disposizione anche tutti i dati delle stazioni agro metereologiche e delle sonde sul terreno;
- monitorare le azioni di difesa delle colture e concimazione messe in atto;
Il processo è stato costantemente monitorato e reso disponibile grazie all’allestimento di una piattaforma web dotata di connettività che è stata anche potenziata per permettere la visualizzazione e il caricamento dei dati ottenuti dai vari supporti presenti in campo.
Il progetto V.I.S.T.A. si basa sull’impronta del cibo (food-print), ovvero sulla sua costruzione, caratterizzazione e tracciabilità del prodotto, in modo da sapere cosa mangio e come è stato coltivato.
L’impronta del Cibo sostenibile, è basata sullo sviluppo e trasferimento dell’innovazione e sulle metodiche di monitoraggio con le migliori pratiche disponibili nell’Agricoltura di Precisione.
Le parole chiavi sono: consumo di acqua, uso e gestione dei fertilizzanti, uso dei pesticidi e relativi residui, paesaggio e biodiversità e comportamenti di responsabilità sociale.
Per caratterizzare questo processo innovativo occorre definire, testare ed implementare un modulo per ogni comportamento produttivo, su situazioni aziendali differenti nonché per metodi produttivi.
La piattaforma sarà la VISTA via web, tramite la quale il consumatore finale potrà consultare il piano colturale dell’azienda e controllare la produzione in atto. La possibilità di seguire le diverse fasi di accrescimento delle colture porterà ad una fidelizzazione dei consumatori finali, oggi sempre più attenti alla qualità dei cibi e alla loro tracciabilità.
Pertanto si avrà a disposizione:
- la possibilità per il consumatore di visionare l’intero processo produttivo, verificare la sostenibilità ambientale del prodotto, ottenere le informazioni sugli aspetti nutrizionali,
- un supporto al produttore agricolo nei momenti decisionali.
Infatti, verrà implementato un software user-friendly per l’agricoltore per la gestione della produzione in termini di produzione di qualità e sostenibilità ambientale, nel rispetto di disciplinari, protocolli e normativa di settore ambientale attraverso l’utilizzo delle best pratices e agricoltura di precisione.
Il progetto intende trovare, in unica soluzione, uno strumento in grado di far raggiungere alla coltivazione del prodotto i seguenti aspetti:
- sostenibilità ambientale del prodotto (ottimizzazione degli input)
- tracciabilità e trasparenza dell’intero processo di coltivazione;
- qualità del prodotto con indicazione sugli aspetti nutrizionali
- mantenimento della biodiversità con scelta non solo di prodotti locali ma anche di varietà autoctone
- coinvolgimento di tutti gli attori della filiera.
Il grado di innovatività del progetto sta nell’implementazione di uno strumento da applicare all’intera azienda, capace di far convergere differenti sistemi certificazione anche in seguito ad una customizzazione del software adattandolo alla singola realtà aziendale al fine di rendere trasparente e tracciabile il processo.
Gli obiettivi del progetto sono:
- Monitoraggio in tempo reale delle colture in campo.
- Utilizzo di strumentazioni e tecnologie di agricoltura di precisione in grado di testimoniare scientificamente le buone pratiche agricole.
- Adozione di modelli di supporto alle decisioni user friendly per l’agricoltura al fine di conseguire produttività e sostenibilità.
- Focalizzazione sulla trasparenza e tracciabilità dei prodotti per il consumatore che non si sostituiscono alle certificazioni volontarie, bensì forniscono un concreto aiuto per l’agricoltore e informazione per il consumatore.
Da recenti indagini di Eurobarometro, emerge che l’opinione pubblica si dimostra
positiva nei confronti del fatto che l’Unione europea stia compiendo il suo ruolo nel garantire ed assicurare che i prodotti siano di buona qualità, sani e sicuri.
Anche la recente indagine dell’EFSA ha studiato i residui dei pesticidi negli alimenti in Europa.
Questo a conferma del trend crescente degli ultimi anni dell’interesse e dell’attenzione dei consumatori nei confronti della qualità del cibo e delle modalità di produzione dello stesso sia in termini di salubrità del prodotto che di rispetto e tutela dell’ambiente.
I concetti di tracciabilità e trasparenza della produzione sono sempre più preponderanti nel guidare le scelte dei consumatori, che vogliono essere informati per poter effettuare scelte consapevoli e ponderate.
Emerge, quindi, la necessità di intervenire lungo la filiera sostenendo le aziende agricole e offrendo informazioni su come rendere i prodotti più sostenibili incrementando allo stesso tempo lo sviluppo economico.
Il cibo è emozione, è la cosa che facciamo di più ogni giorno. La sicurezza alimentare e la buona nutrizione sono le chiavi per il futuro di ogni Nazione. Più avremo cibo sano, meno avremo problemi di salute. E questo deve valere anche per i Paesi più poveri. (Barak Obama, 2017)